2024-07-23

Decreto direttoriale 14 giugno 2024 – Contratti di sviluppo. Le novità per l’efficienza energetica

 

Hager & Partners

Luigi Cavaliere

 

Nell’ambito delle agevolazioni e delle opportunità di finanziamento pubblico per le imprese, settore di grande interesse anche per lo Studio Hager & Partners che, ormai da qualche anno, supporta le imprese con un Team dedicato, un’importante novità riguarda il nuovo Decreto che disciplina i criteri per l’accesso agli incentivi per contratti di sviluppo nel settore dell’efficienza energetica.

Con decreto direttoriale del 14 giugno 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy disciplina le modalità di accesso ai fondi destinati al sostegno di programmi di sviluppo coerenti con le finalità del PNRR della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 (“Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”) e, in particolare, del sottoinvestimento 1 volto a incentivare gli investimenti privati e a migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo, nella parte in cui è sostenuto il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica.

Il decreto disciplina, altresì, le modalità di utilizzo di risorse per il sostegno di investimenti coerenti con le finalità della Misura M2C2 – Investimento 5.1 (“Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie”) del PNRR.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con l’agenzia Invitalia SpA, ha quindi lanciato il nuovo sportello dedicato ai Contratti di Sviluppo per “Net Zero e Rinnovabili e Batterie”. Questa misura è progettata per incentivare programmi di investimenti finalizzati al rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica, quali: batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

L’8 marzo 2024, la Commissione Europea ha approvato un regime di aiuti di Stato italiano da 1,1 miliardi di € a sostegno di investimenti in attrezzature necessarie a promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

L’apertura dello sportello dei Contratti di Sviluppo dedicato rappresenta quindi l’implementazione operativa del piano industriale del Green Deal Europeo, che pone il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

La misura si rivolge a tutte le imprese italiane, con particolare attenzione a quelle operanti nei settori delle energie rinnovabili e delle tecnologie per le batterie. Le agevolazioni offerte comprendono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e garanzie sui prestiti, permettendo alle imprese di realizzare progetti innovativi e sostenibili.

I Contratti di Sviluppo sono strumenti di incentivazione economica creati per supportare progetti di investimento di grande rilevanza strategica. Introdotti dalla legge n. 134 del 2012 e regolamentati dai successivi decreti attuativi, in particolare il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 9 dicembre 2014, questi contratti sono finalizzati a rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano attraverso il supporto a investimenti in settori chiave.

La disciplina dei Contratti di Sviluppo si colloca all’interno di un ampio panorama di agevolazioni che le istituzioni italiane ed europee mettono a disposizione per supportare gli investimenti delle imprese.

Le istituzioni nazionali, come il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) o il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), sia quelle regionali promuovono regolarmente bandi e misure di supporto per finanziare investimenti aziendali strategici. Questi bandi sono mirati soprattutto a progetti con finalità di transizione digitale ed energetica, per aumentare la competitività e la sostenibilità delle imprese, allineando gli investimenti agli obiettivi ESG, sempre più determinanti non solo nella programmazione industriale delle imprese bensì anche nell’indirizzo strategico delle stesse misure di sostegno.

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